Robuste redini al morso del Sole,
canapa scura intrecciata alla notte,
la scia dei tuoi capelli è un'alba reale
che fa piegare ad arco il desiderio.
La salvezza riposa sul tuo seno
come una foglia caduta sull'ebano,
tenera oliva dai fianchi di terra
le tue gambe hanno la forza degli alberi.
Altare di corteccia profumata,
gesto che irrompe nelle circostanze,
frugando come ruscello nell'erba
la tua bellezza creola ha disturbato
del mare la tranquilla tracotanza
e la stabilità delle montagne.
lunedì 27 agosto 2012
martedì 21 agosto 2012
Estate
Sono inquieto: non so tracciare un cerchio
e il punto più lontano è la partenza.
Studio l'essenza dell'unica nube
e intanto il mio passato si è dissolto.
Un cielo nudo nell'azzurro esulta
schiarendo ai limiti come un'anguria
e tarda solo un'ora a tramontare
sulla caducità dei miei ricordi.
Madre, ormai è troppo tardi per tornare:
tutti tengono nascosto un abito
spiegano a lungo per non farmi dire
recitano ovvietà irripetibili
e non riesco a capire.
Per fortuna mi sento ancora vivo
arreso all'idea di una qualche culla
e come ride l'estate se vuole
con la canicola, la luce e il nulla!
Anche agosto, stamane, sul treno mi ha rassicurato
cinguettando la mia mortalità:
non hai più un posto
sei quasi libero
ma ovunque andrai
io sarò là.
e il punto più lontano è la partenza.
Studio l'essenza dell'unica nube
e intanto il mio passato si è dissolto.
Un cielo nudo nell'azzurro esulta
schiarendo ai limiti come un'anguria
e tarda solo un'ora a tramontare
sulla caducità dei miei ricordi.
Madre, ormai è troppo tardi per tornare:
tutti tengono nascosto un abito
spiegano a lungo per non farmi dire
recitano ovvietà irripetibili
e non riesco a capire.
Per fortuna mi sento ancora vivo
arreso all'idea di una qualche culla
e come ride l'estate se vuole
con la canicola, la luce e il nulla!
Anche agosto, stamane, sul treno mi ha rassicurato
cinguettando la mia mortalità:
non hai più un posto
sei quasi libero
ma ovunque andrai
io sarò là.
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