domenica 26 maggio 2013

Morte di Don Gallo

Maggio ha imparato dai tempi meschini
e ora ospita il diluvio universale

in una primavera fredda ed umida
senza fiori e produzione industriale.

Un sole dalla virtù incerta scappa
latrano i cani che infestano il cielo

gli ultimi eroi cercano il prete rosso
per la parola pura, senza il velo

plumbeo che pare, oggi, la verità.
Cresceva tanto grano sulle strade

che dire messa sembrava superfluo,
ma la gramigna costò meno

e i giovani, che vanno con le mode,
ora ne vogliono un futuro pieno.

Nuvola

Sorridi e cade una goccia di sole
sul bianco di lentiggini stellato
quando la tua vita sonora vuole
fiorire in buffe frasi su di un prato:

così appare Parigi in questo maggio
dedicato alla rinnovata età
di un fiore che ravviva ogni tendaggio,
ombelico di petali e irrealtà.

Anch'io vorrei avere occhi deformanti
creativi come le api con la cera,
veder sbocciare le storie degli uomini

che le strade affollano assordanti
in tutte le città che, lieve, domini,
ma non so se sei nuvola o sei vera.

domenica 19 maggio 2013

Caverna a cielo aperto

Questo sole assoluto
è la più grande assenza
cha sia nato o caduto
non mi fa differenza
se ogni cosa si alterna
senza potersi opporre
alla morte materna
il mio pensiero corre
con enorme stupore:
non riesco a disegnare
nel vuoto del colore
una fine da fare.

giovedì 16 maggio 2013

Cerino

Oltre la verde finestra deforme
sento delle formiche il tichi taca
pestare il tuorlo d'uovo
e me, schiacciato a letto.
Se una bocca aperta avessi ad amaca
ingoierei la sveglia,
con dentro il giorno intero
e il suo assurdo brusio.
Voi, volatili dalla testa piccola
che fischiate alle mammelle di maggio,
non distinguete tra le primavere?
Non capite che il mondo cambia in peggio?
Anch'io non piango più per le chimere:
nella mia pigra attesa orizzontale
mi basta un totem eretto al mattino
per farne volontà.