sabato 23 maggio 2015

Esilio

Padre perché
m'hai fatto umile?
Potrei pistarvi
con le parole
ho un uomo dentro
che mi sovrasta
questa città
non sa tenermi,
lingua di lama
scintilla all'aria
eppure scivola
dalle mie mani
ed il coltello
si fa vapore.
Madre perché
m'hai fatto agnello?
Sopra i miei trampoli
solo assoluto!
Sotto s'arrendono
a un dio ferale,
su sta il canuto
con quel suo ghigno
d'assurda assenza:
è l'universo!
Lui là nereggia
balbetta stelle,
io sono errore
uno scatarro
su visi vuoti,
una puttana
compassionevole
ebbra di labbra
piena di niente.
Lunedì o sabato:
ho estratto a sorte
giorni di morte
per esser re.
Le butterate
strade del mondo
chiamano me:
l'eroe più lurido!
Servon tombini
di sfida al sole:
cosa più acceca
d'anime tristi?
Voi foste polvere
ma io fui nuvola:
così ci aspetta
la grande febbre.
All'improvviso
per ingannarvi
"rivoluzione!"
gridai nel bar
nello stupore,
e fu follia!
Diedi fastidio
tutto finì
ma non morii,
perché l'esilio
ti vuole vivo.

sabato 9 maggio 2015

Haiku erotici

Seni si sporgono:
un pensiero nascosto
si posa sopra.

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Respiri forte,
nel crescendo ansante
mi sento dio.

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Gambe lunghe, tue,
s'annodano al mio collo:
io sono vortice!

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Urto toccante:
angelo d'alba e fiamma
mi hai turbato.

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Che cerchi a terra?
Desidèri improvvisi
del re rapace?

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Dolce la luce
che ti avvolge i fianchi:
luna da dietro.

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Mi rendi enorme:
montagna a dismisura
fino a sfiorarti.

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Spalanca il tempio
che arrossa i ciliegi:
è primavera!

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So cosa cola:
alla fonte del miele
lavo la bocca.

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Quando erba morbida
bagna il prato di te,
io entro dentro.

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L'ape alle labbra
sbircia il fiore che oscilla,
insetto ansioso!