sabato 30 aprile 2011

Sposa

Ti ho vista nuda e ho capito chi eri:
luna nella notte e sole al mattino,
meato da cui origina l'oceano
apertura fertile della terra.

Danzano i tuoi piedi sulla fune
bianchi come le spume che si annodano,
legandoti alla vita l'orizzonte
che trascini tale a un velo nuziale.

Ti ho vista senza maschera e ho capito
dove s'illumina il dito di dio.

martedì 19 aprile 2011

Pausa pranzo

Il vento sfoglia veloce le pagine
ed è già maggio sui cieli d'aprile,
il tempo vola quando si lavora,
dice la pecora a sera all'ovile.
Ma la musica non si ascolta più
volar nel blu dipinto di blu.
Però ora so l'ansia che mi divora,
volar nel blu e poi poter partire
sparire lassù nella pausa pranzo.

venerdì 15 aprile 2011

Pietra

A volte siedo sulla pietra madre,
verde com'era la mia primavera.

C'è una valigia piena di ciliegie
ferma alla stazione di Fabriano.

Ride di rabbia un ragazzo normale
ma che non ha mai voglia di dormire,

siede da solo leggendo un giornale
che gli ricorda che deve partire.

Mentre si fa più triste ogni tramonto,
tu pietra aspettami ancora al mattino:

tornerò in treno, senza giacche d'angelo,
la terra è tenera nell'Appennino.

Cara madre, tra i monti addormentarmi
con te nel nulla contando le stelle,

ho un po’ di vento nelle tasche vuote
piccola parte delle tue carezze.

martedì 5 aprile 2011

Senza titolo

Il tuo seno, l'unica curva del mondo,
cadendo dalle labbra si è disteso
ed io ho nascosto le mie dita in fondo
al tuo respiro. Il fiume inquieto ha atteso

il mio amore nell'acqua. Più profonda
stava questa estate, in cui sono sceso
e mi hai avvolto. Tutto si è fatto sponda
per la corrente, il contrario del peso.

Finché alla foce, noi due all'improvviso
zitti su labbra di sabbia e di sale.
Ascolta il vento: vibra una minaccia

d'autunno, un canto di lacrime, un muso
di temporale con lunghe braccia.
Per noi a settembre non esiste morte.

Sigarette

E’ scritto sul pacchetto:
le sigarette alitano la morte.
Eppure amo fumare
confondermi col cielo nuvoloso
scindermi dal grigiore
e poi di nuovo fare un tiro forte.
Sono noia, rabbia e reincarnazione
motivi validi per il tabacco,
e mordere la coda del diavolo
che sta aggrappato al filtro,
quindi sciacquarsi la bocca con bacco
e delirare in piedi in testa a un tavolo:
dio mi ha offerto una cicca
per farne spirali di paradiso.
Cinico monopolista di Stato,
sono un mediocre su di un accendino,
questo pallido inferno è un tuo dettato
che a mio comodo inclino,
con la mia e tua nicotina degenere.
Tale a piombo in fondo a un portacenere
domani butto tutto e cambio il mondo.