venerdì 26 settembre 2014

Lavori pubblici in centro

Un sampietrino in più
e il settenario è fatto.

Arcadia

Le tue mani capienti
raccolgono la pioggia
e la danno al mare,

tengono mille moggia
di empirei gaudenti
e mi fanno volare

dove nascono i venti
e la luna s'appoggia
quando vuole sognare,

mentre scorre la roggia
dei tuoi primi armenti
e mi fa sospirare.

giovedì 25 settembre 2014

Petalo

Si posa un petalo sulla mia testa:
è il pensiero di te.
Affonda come un trapano nel cranio
accede al mio cervello
s'insinua nel mio sangue
e accusa il cuore,
perché non è il bicipite che dice
da alzare un'incudine.

domenica 21 settembre 2014

Whitman

Walt Whitman fu un mediocre giornalista
per le fonti più caustiche:

anteporre parole alle notizie
può risultare un fine onanistico,

ma se queste diventano dei versi
battendo praterie inesplorate,

la grandezza rivelano dell'uomo
amante dell'immagine.

Faccio il mestiere imparziale di urlone
che scrive cronache subito vecchie,

nulla creo né distruggo
quando invece vorrei ferire il cielo

con stimmate più pure e durature,
aprendo nuovi spazi

che trascendano date
inventandosi il vero.

sabato 20 settembre 2014

Farfalla

Ho scelto te
perché il tuo viso è una montagna
di chine delicate,

precipizio di labbra
che cadono su seni
di neve e vampe.

La papilionide più colorata
saprà accompagnarmi
attraverso la vita:

nudi siamo felici,
mai voliamo incerti.

sabato 13 settembre 2014

Pianoforte

E' tutto morto,
per ultimo l'amore;
ma non importa:
saremo solo con un po' d'anticipo
cadaveri appesi ad una foto.
Non hai mai suonato il piano per me.
Ora ripeti di volerlo fare
per futuri appetiti
a porte chiuse.
Non è crudeltà questa?
Non è tagliare teste?
La dedizione è la pretesa assurda
di chi affonda la sua durindana
di egoismi legittimi:
potrai donarmi ogni spezia del mondo
ma resterai per sempre
una scelta sbagliata.
Eppure se non t'avessi incontrata
sarei più povero.

venerdì 12 settembre 2014

Attesa

Sto aspettando il vento
che travolga d'odori la mia pelle:
come dell'onda causa l'erezione
così può farsi sibilo,
fra tutte le fessure che separano
i corpi, intenti a fare
ciò che è preferibile non chiamare
apogeo, prima che l'ora diafana
ignudi il cavolfiore
con gli artigli lepidi per l'ansia.
Dea, è impronunciabile
questa attesa di te.