lunedì 7 dicembre 2015

Budapest, autunno

La mia è una città meravigliosa
lascialo dire agli altri.

Cos'ha di nuovo? Niente:
si atteggia nélle vestigia magiare

avvolta da vapori
di luce decandente.

E' una torta esposta in vetrina
come ogni città meravigliosa.

Basta una parola per ucciderla:
Danubio. Poverina,
mentre lui passa lei appare pallida.

Gulash

Nella palla di pane
c'è manzo
ma la palla d'Apelle
è pollo,
pensai, a pranzo,
tra pentole e padelle
appese al cielo vuoto dello stomaco.

domenica 15 novembre 2015

Attentato a Hollande

Il presidente in tv non può piangere:
lui rappresenta la Grande Nazione
che non viene mai meno
al suo dovere di essere bandiera.
Eppure se potesse
chiederebbe aiuto:
centocinquanta corpi
sulle spalle di un uomo sono troppi.
Il deflagrare improvviso dei fatti
l'ha sorpreso sul podio
col tempismo arbitrario del terrore,
smascherando la sua precarietà
di mezzobusto nudo
di fronte agli occhi dell'umanità.

domenica 18 ottobre 2015

Insonnia

L'insonnia entra nelle mie coperte:
con le mani sudate m'accarezza
filtrando umida dentro il cassetto
dove tengo le ali del mio sonno.

La fata fastidiosa
fa camminare formiche sugli arti,
grida il silenzio del tempo che passa
e nelle pause sussurra miserie
in rumori domestici. Salvarti
è impossibile: lei
è l'amante che ama la tua mente
e vuole uccidere quello che sei.

Io sono il quadro appeso a parete
con un chiodo alla fronte
e gli occhi strabuzzati!

Nei nostri orologi
non ci sono più ore,
solo tanti minuti disperati
da contare nel buio:
dover lottare anche contro la notte,
quale assurdità se questa esiste
come distante meccanica in cielo!

L'insonnia sono io
che lancio sassi in fondo ad un pozzo,
che dormo su uno specchio,
che chiedo lumi a dio
non ricambiato dal tonfo del fulmine.

Regina dei tremori,
sappi che un giorno mi nasconderò
nel letto ineluttabile
dove non potrai prendermi.







martedì 13 ottobre 2015

Luna

Va tutto male.
La direzione è corretta: morte!
Per quel che vale
accelero la sorte
auspicando che spilli
si accaniscano sulla fortuna
residua. Ma se oscilli
di nuovo, Luna,
e mi indichi la tua notte nitente,
potrò ancora raccontare storie
illuminando il niente.

domenica 11 ottobre 2015

Ankara

Braccia e gambe brillarono in cielo
come una chioma di guerriera fulva:
che fiammata che può fare la morte
con artigli di bomba!

Quando si chiede la democrazia
si ha spesso una risposta sanguinaria:
restano odore di feci e di zolfo,
i corpi a terra, le urla nell'aria
e un mistero di Stato.

sabato 26 settembre 2015

Aylan

La persona sarei migliore al mondo
se piangessi quel sangue
che mi bagna i piedi.

La vita è veloce,
la sua fu così corta
che chiedo: dio che diavolo facesti
lasciandolo affogare?
Era davvero necessario mettere
un mare tra le bombe e quel bambino?

Nascosto nella solita attenuante
dell'errore umano
nella tempesta tuoni:
ecco la cattiveria degli uomini!
Io invece vedo la nostra miseria
blandita dalle onde.

mercoledì 23 settembre 2015

Bufali

I brutti sogni abbondano
come mandrie di bufali in corsa
su praterie notturne.
Si fermano, non mi fanno dormire:
brucano nella testa
tirandomi i capelli.

domenica 20 settembre 2015

Torino 2015

 (Non scrivere gatto se non l'hai nel sacco)

Torino, quanto tempo!
Forse sei stata un cerchio,
sicuramente sei stata importante
come un lungo capitolo.
Me ne vado a cavallo
di un colpo di vento:
così esile è il mio significato
che non ho casa.

domenica 13 settembre 2015

La rosa nera

Era una rosa nera
con rossetto di spina
stava lontana un tavolo
chissà, poi, se incolmabile.

Tacchi di donna austeri
tenera mano tremula,
c'è ancora la pioggia
che bisbiglia il tuo nome.

venerdì 11 settembre 2015

Il sole non parla

Il sole non parla:
anche il big bang
fu un grande grido
privo di sintassi.
Frotte di scienziati
persi nei cavilli
hanno confermato
che noi siamo soli.

mercoledì 9 settembre 2015

Tramonto

Il mistero è caduto nella notte
come un tramonto sordo:
non ha lasciato che sbigottimento
nei nostri occhi vuoti.
Tutto questo tormento
dell'infinito resta un riflesso
e non deve far paura:
impazzire orientati
al silenzio del sole
è la nostra natura.

mercoledì 2 settembre 2015

Canto del nulla

Senti il canto del nulla?
La voce silenziosa
nell'universo domina
mentre io da una briciola
offendo ogni cosa
con grida di granello,
ma nessuno mi sente.
Son poco più di niente!
Questo canto del nulla
che ascende al soffitto
di stelle impassibili
non mi dà il diritto
neppure una prova
per dire che esisto:
la scimmia inventò il tempo
per darsi importanza,
quindi ad immagine e somiglianza
dell'uomo contò i secoli
senza ottener l'eterno.
Di questo fallimento
testimonia l'inferno
delle telefonate
senza risposta,
tutte effettuate
nell'aldiquà.

martedì 1 settembre 2015

Settembre

L'estate non esiste.
Lo sostiene settembre:
tiene in mano la foto di novembre
che mostra il muso triste.
Tutti gli amori sorpresi a ballare
su bianche sabbie mobili
spariranno nel proprio epicedio
per un soffio di freddo
nell'ora perentoria
senza rimedio.

venerdì 28 agosto 2015

Cipro

Cipro, sei una foglia
caduta all’ombelico della guerra,
bagnata da salive di mare cristallino,
arsa corazza in rame
di tartaruga dal collo allungato:
hai una crepa verde sulla pancia,
città abbandonate sopra il dorso,
chiese nell’anima delle montagne,
minareti bicipiti di gotico!
Se argomenti di filo spinato
negano che sei madre d’Afrodite,
puoi ancora accumulare carrube
mentre il vino s’avvera.

Senza titolo



Mi spaventa questa tua solitudine
di nuvole parlanti:
senza piedi per terra la morale
accusa l’amore di debolezza.

Se il futuro recide
la mannaia ha un sorriso scintillante,
ma posso imparare a soffrire
brillando bene.

L’unico rischio resta
una morte precoce:
la grande predatrice
ci vuole vivi.

mercoledì 26 agosto 2015

Senza titolo

Se questo mare diventa di vetro di fronte al tramonto
io posso essere un uomo di pietra di fronte alla fine.

martedì 25 agosto 2015

Ancona Marittima

Il trabucco protende
le sue chele di legno:

aspetta il pesce che sappia parlare,
che neghi il fatalismo delle onde
e gli schiaffi del mare.

domenica 23 agosto 2015

Senza titolo

Avere una vita:
viene quasi da ridere.

A cosa servirebbe
se dio adesso schioccasse le dita
prendendoci nel mezzo?

Meglio andare a spasso
come il sole nel cielo.

venerdì 14 agosto 2015

Cicale

Le cicale che cantano
gli episodi sonori
della mia vita
e il gatto che decide di uccidere
la cavalletta in bocca:
siamo stretti tra i denti del destino.

Tra siepi di silenzio
piomba una coltre bruna
le libellule spente
allietano la luna,
tutti i felini fuggono:
questa notte è perduta.

In strada molte più stelle che uomini
ed io non sono più.

Tra tenebre e solitudine
per una volta sono d'accordo col destino.

domenica 9 agosto 2015

Didone

Io trattengo il fiato
ed attendo la morte,

tu cerchi le radici
per i porti ostili.

Siamo carni opposte
come il sole e la luna:

strappiamo brevi incontri
tra i veli dei crepuscoli

baciandoci veloci
sulle labbra di nuvola.

Poi torniamo assorti:
io ai miei passatempi,
tu ai tuoi studi.

lunedì 3 agosto 2015

Viso

Oggi sorgerà il sole oppure tu?
Ti sei accordata con l'astro lucente
che rende l'aria burro?

Qualunque viso esulti
del mio amore il colore non cambia:
alla bellezza s'accosta l'azzurro.

venerdì 5 giugno 2015

sabato 23 maggio 2015

Esilio

Padre perché
m'hai fatto umile?
Potrei pistarvi
con le parole
ho un uomo dentro
che mi sovrasta
questa città
non sa tenermi,
lingua di lama
scintilla all'aria
eppure scivola
dalle mie mani
ed il coltello
si fa vapore.
Madre perché
m'hai fatto agnello?
Sopra i miei trampoli
solo assoluto!
Sotto s'arrendono
a un dio ferale,
su sta il canuto
con quel suo ghigno
d'assurda assenza:
è l'universo!
Lui là nereggia
balbetta stelle,
io sono errore
uno scatarro
su visi vuoti,
una puttana
compassionevole
ebbra di labbra
piena di niente.
Lunedì o sabato:
ho estratto a sorte
giorni di morte
per esser re.
Le butterate
strade del mondo
chiamano me:
l'eroe più lurido!
Servon tombini
di sfida al sole:
cosa più acceca
d'anime tristi?
Voi foste polvere
ma io fui nuvola:
così ci aspetta
la grande febbre.
All'improvviso
per ingannarvi
"rivoluzione!"
gridai nel bar
nello stupore,
e fu follia!
Diedi fastidio
tutto finì
ma non morii,
perché l'esilio
ti vuole vivo.

sabato 9 maggio 2015

Haiku erotici

Seni si sporgono:
un pensiero nascosto
si posa sopra.

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Respiri forte,
nel crescendo ansante
mi sento dio.

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Gambe lunghe, tue,
s'annodano al mio collo:
io sono vortice!

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Urto toccante:
angelo d'alba e fiamma
mi hai turbato.

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Che cerchi a terra?
Desidèri improvvisi
del re rapace?

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Dolce la luce
che ti avvolge i fianchi:
luna da dietro.

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Mi rendi enorme:
montagna a dismisura
fino a sfiorarti.

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Spalanca il tempio
che arrossa i ciliegi:
è primavera!

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So cosa cola:
alla fonte del miele
lavo la bocca.

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Quando erba morbida
bagna il prato di te,
io entro dentro.

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L'ape alle labbra
sbircia il fiore che oscilla,
insetto ansioso!

domenica 26 aprile 2015

Il partigiano

Ora che aprile è libero
posso dire del vento

che le cime del cielo accarezzò
piegando l'erba con vecchi scarponi:

devo la vita alla disciplina
che mi coprì le spalle,

danzai sui monti al ritmo della morte
sulla bocca profonda della valle,

il mio fazzolo era sangue al sole
e scintillava fiero di sudore,

a passo allineato di colonna
cantava vita con tutto il mio petto

sognando che nel culo della notte
si potesse dormire in una gonna.

Io sono l'eroe pronto a morire
tra le braccia spinose dei cespugli!

Ne abbiam seminati di compagni
per farne il bosco del nostro avvenire;

io stesso ero convinto che le croci
sarebbero mutate in alti faggi

non appena le voci
fossero tornate in libertà.

Vidi fucili come astute serpi
sibilar fuoco attraverso le foglie,

sentii il rumore sordo tra gli sterpi
dell'uomo che precipita nel piombo,

il grido di granate
inghiottire il ronzio delle vespe

mentre sparavo a divise uncinate
pensando alle lepri;

dai treni merci liberai farfalle
per restituirle ai fiori,

c'era un popolo di farfare gialle
ad aspettarle fuori.

Un dì scendemmo in fila dai sentieri
trasportati dai pollini,

nelle ferite i nostri desideri
rossi come torrenti in autunno;

piantammo la bandiera
nella fronte tronfia della città:

avevamo il coraggio,
la verità.

domenica 19 aprile 2015

Aria

Arrampicarsi nel vuoto, la vita
si nasconde nel nulla
col suo enorme mistero di pietra,
conto il tempo andare sulle dita
e disperdere ogni spiegazione
sulla parete d'aria.

domenica 5 aprile 2015

Porcile

Nella poesia mi sono rifugiato
perché delle parole non ho paura,
mille uomini hanno umiliato
la pia neutralità della natura:

ciascuno vuole esser rispettato
mentre maneggia con rabbia l'abiura,
io invece coltivo il mio prato
immaginando dietro a una fessura.

Posso accontentarmi d'un cortile?
Eppure sognai mari e praterie,
in ansiosa attesa del paradiso

alle città credetti, e a profezie,
prestando fede ad ogni sorriso
che occultava il tanfo del porcile.





mercoledì 25 marzo 2015

Airbus

Il pastore atterrito
ad un sogno pensò,
la morte atterrava
con i motori cupi:

l'aereo si schiantò
sul petto delle alpi
nel giubilo dei lupi.

domenica 22 marzo 2015

Domenicale

Mi son svegliato con l'idea assurda
che tutto quanto si stia frantumando:

forse ho bevuto troppa solitudine,
oppure troppo sabato

e il cervello si sta rannicchiando
fiaccato da una festa schizofrenica,

in questa epifania dell'inquietudine
che accade la domenica.


domenica 8 marzo 2015

Senza titolo

La donna s'addormenta
sopra il petto spazioso

nuda nella tormenta,
dentro il letto ventoso

e mi spaventa
dovermi fare frammento radioso:

la mia morale stenta,
non ne vado orgoglioso.

Lei quando s'alza scuote il pensiero:
ché riflessa nei fianchi sta la stanza


come cadesse in cielo
invertendo il verso della luce,

mentre l'odore danza,
acre amore e mistero.





domenica 1 febbraio 2015

Mattarellum

Nella gramaglia viola
tutti i nostri peccati
abbiamo affidato
a confessioni caute,

perché non siam cambiati
con questo presidente:

affermando prudenza
confermiamo il niente
che inventò un'Italia
di bui tentennamenti.

Ancora a capo chino
fuori dal catafalco
s'annidano i tormenti
di chi teme la morte;

esulta al risultato
chi ha tessuto la trama
e staglia sull'arazzo
il petto della fama,

rinvia la votazione
che elegga un nuovo giorno,
per questa vocazione
che ci governa.



venerdì 23 gennaio 2015

Margot

Hai il pudore ai piedi
pieghi lo sguardo per non calpestarlo,
ingenua non ti chiedi
se il tuo viso è sceso nel mio impaccio:

perché nient'altro che il tuo vuoto vedi
nel rito piatto e chiassoso del sabato,
tu nella luce siedi
col tuo violento abito.

Alzarti il mento chino
sarebbe come sollevare il vento
che mischia occhi e pianeti,

perciò annego la notte nel vino
mentre evito a stento
che il desiderio di te si disseti.

mercoledì 21 gennaio 2015

Cernobbio

Le otto di mattina:
il lago più luminoso del cielo

vinceva quella sfida ambiziosa,
mentre il buffet m'usciva dagli occhi

già intenti a distinguere ingordigia
sulle cravatte della borghesia.

Chiose, risa, tartine, pasticcini
sono il motore dell'economia:

il relatore affrontò il tema
appena prima dell'aperitivo.