sabato 16 febbraio 2013

Islanda

La pietra morde di faccia l'oceano
bambini raschiano il muschio con le unghie
giorno e notte combattono per il cielo
dilaniando la luce
spartendosi le stagioni nel sangue
bagnandosi nell'oro.
Quanta violenza siede nel silenzio
come una madre che non ami il figlio
mentre il ghiaccio robusto grida vento
sotto uccelli mostruosi,
molto più intelligenti delle nuvole
che non si interessano della terra.
Si può restare in piedi
in questa cosmogonia sussurrata
dalle fessure di eterna natura.
Chissà che pensano i fratelli pesci
se provano la paura
immersi nell'altra metà d'immenso.