Hai il pudore ai piedi
pieghi lo sguardo per non calpestarlo,
ingenua non ti chiedi
se il tuo viso è sceso nel mio impaccio:
perché nient'altro che il tuo vuoto vedi
nel rito piatto e chiassoso del sabato,
tu nella luce siedi
col tuo violento abito.
Alzarti il mento chino
sarebbe come sollevare il vento
che mischia occhi e pianeti,
perciò annego la notte nel vino
mentre evito a stento
che il desiderio di te si disseti.
Bella!
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