
Il tramonto cala con le sue tende
e i nostri occhi sorgono nel buio
immergo le mie mani nella terra
assaggio l'acqua della tua fontana.
La bocca beve da labbra di fiore
finché dai polsi mi penetra un fiume,
il mio sonno sarà sul lago bianco
sopra un seno ed un dorso di foglia.
Con i piedi appoggiati a un cielo morbido
spegnerò la lampada della luna,
risorta dopo una pioggia improvvisa
su un argenteo lenzuolo di cirri.
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