Non merito le tue mani
anche se ammetto di amarti
come un miracolo. E una cascata,
mentre tu stai sdraiata su di un prato,
sfida la gravità e colpisce il cielo
che, assetato di sale,
sugge il succo del sole.
E noi stiamo intrecciati ai fili d’erba,
nudi e in equilibrio sui nostri nasi,
con dietro alla mia schiena l’universo
e avanti i nostri volti.
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