In primavera la terra si gonfia
protesa come un seno
morbida come labbra
tutta irsuta di fiori
e accesa di luce.
Lei illude gli uomini di un infinito
senza ruvidi inverni,
dove, di nascosto, sgorga acqua limpida
e la frutta fa festa.
Intanto l'aria si attiva
verso una stupida natura estiva,
intrisa di mattine
impregnata di prugna
in un cielo che supera lo sguardo
e attraversa i tramonti.
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