Il mio
sorriso
è raro
come la neve,
ma questo
rigore
non è
tutto merito tuo:
l'orrore
si mischia con le strade,
sale disseminato
sull'umanità morta
già di mattina.
Quante albe pallide sulle città!
Ho bevuto a litri
la medicina
che alta affollava gli scaffali
di un verde splendente,
ma devo avere un'enorme caverna
al posto dello stomaco:
non avvertivo queste gocce acide
tintinnare sul fondo
e curare il mio cuore.
Eppure, tronfio, insisteva il dottore
con quell'ecografia
a fomentargli gli occhi:
lei ha la bile e il sangue
nello stesso intestino,
beva dell'altro vino
se la sua mente langue.
Ci piace.
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