Il volto delicato
che avevo tra le mani
è una maschera e incombe
da tutte le pareti:
pugnali bianchi i piedi
che indossi come piume,
sei il suono costante
nel coro dei rumori,
la pistola alla tempia
dolce come cianuro,
predatrice dell'anima
padrona della mente
ho lo stomaco fragile
e la tenia nella testa.
I tuoi occhi acqua limpida
nella vita inquinata,
per non telefonarti
ho ingoiato il tuo numero:
ti vorrei domandare
come si ferma un fiume.
Che bella!!!
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