giovedì 28 agosto 2014

Cosmogonia

Tavolara aspettavi
che ti vedessi ancora,
schiena di stegosauro
che protegge la costa
con la sua mole assurda
di calcare ed euforbie!
Senti il suono dell'acqua?
Argomenta distanze
sussurrando alle rive.
Sono passati anni,
oltre cento vittorie
e altrettante sconfitte:
ora sono più blu,
come le onde salse e malinconiche
in cui affondi le zampe di granito
da prima del mio tempo.
Perciò ti sembro impassibile
di fronte alla profondità del cielo:
ho accettato la lotta
per avere una vita,
se tu fossi un altare
potrei farla finita.

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