martedì 1 maggio 2012

Gli ultimi giorni di maggio

Bel fiore insoddisfatto
appassisci alla sera
invece di inventare nuove notti
di gambe nude e di passi veloci:
dovresti amare il tuo orgasmo superbo
rivoluzione dentro tanto niente.
In questo deserto di anime inferme
in fila alla grande distribuzione
so cosa viene in mente
nella luce astiosa, nei volti lividi:
sembra così inutile tanta pioggia
sulle guance, le ferite e l'asfalto,
ed è andata la nostra libertà
se gli uomini hanno ucciso gli uccelli,
con i superstiti volati via
da questa ostilità per il futuro.
Non ci restano che le nostre mani
da riempire di oggetti,
ma potremmo biasimare la paura
dei nostri sogni fragili.
Hai il viso di una rosa
su uno scaffale al neon,
io vivo in occhi vitrei e tristi, torbidi,
e il mio ruolo non è la primavera.
Siamo negli ultimi giorni di maggio,
domani cadrà il cielo
e tu vorresti amarmi?

1 commento:

  1. Bella: "Non ci restano che le nostre mani
    da riempire di oggetti,
    ma potremmo biasimare la paura
    dei nostri sogni fragili."

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