martedì 2 febbraio 2010

Mosca I

Mosca si chiude di loculi. E io tremo
raccolto in un quartiere alcolizzato.
Della putrefazione del ratto – fremo,
e riparo nel mio prefabbricato

col volo orribile della falena
che si ammala di neon per le scale.
Mia sorella è un’anonima sirena
che sola piange e lampeggia il mio male.

Chi moltiplica le periferie
e chi manifesta i miei tremori in torri?
Sembra che di guardia agli appartamenti

vivranno vecchie e stupide follie,
di morte paranoici appostamenti.
È inutile scappare, dove corri?

30/10/2007

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