lunedì 8 febbraio 2010

Sole & desideri


C'è un caldo straziante, e il sole sta in cielo come una bocca di fuoco spalancata.
Io sto disteso sull'erba, e con le gambe accavallate assorbo il respiro pesante dell'estate. La notte scorsa è stata immobile come un'immensa colata d'asfalto, e l'aria sembrava persino infetta d'umidità. Adesso, contare i fili d'erba mi pare un modo utile per trascorrere il tempo, per ingannare il caldo, per sfuggire all'afa, per annoiare la noia stessa, per ripetere come in un gioco scacciapensieri, per ripetersi e ripetersi come per uno stupido gioco scacciapensieri. E mentre mi rilasso conto pecore conto petali conto molto, conto soltanto....
Ma prima che mi assopisco, ecco un uomo enorme dagli occhi tristi e con le ganasce molli da nuvola nera che inghiotte il sole. Fa molto freddo. Il mostro mi parla, proprio a me, mi dice che se esprimerò in pochi minuti un desiderio, lui rimetterà il sole al suo posto. Parola di genio, biascica.
Un desiderio - rispondo io - facile.
E invece no, quel maledetto ha chiesto a me apposta. Il furbone deve sapere che io non ho nessuna ambizione, nessun pensiero, e soprattutto poi d'estate, quando non tira un filo di vento. E allora faccio fatica, penso ai soldi ma non ho voglia di pensare a che cosa farne, penso alla salute ma già ci sto, in salute, e l'immortalità addirittura sarebbe una cosa esagerata di cui non capisco il senso. Dovrei passare troppo tempo su un prato a contare, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7... 1735, 1736... 1000000000, 1000000001...
Purtroppo non mi vengono in mente la pace nel mondo, la fine della povertà e cose del genere, devo essere troppo egoista o troppo superficiale, e in autunno dovrò fare uno sforzo per vergognarmene.
Voglio essere l'idiota - gli faccio convinto - colui che sta lontano da tutti e fuori da tutto, in estate non si può desiderare di meglio.
Esaudito, fa il genio ciccione, che prima di sparire rigetta il sole dalla bocca come i prestigiatori fanno con le uova.
Io mi sveglio nel prato che è quasi ora di cena, e vado a casa sbadigliando 1, 2, 3, 4 volte, da perfetto idiota.
Se racconterò in giro questa storia qualcuno mi rimprovererà sicuro di aver sprecato il desiderio. Se l'avessi avuta io questa occasione, dirà quel qualcuno ostentando la scaltrezza del fanfarone. Ma quali desideri si possono avere se comincia l'estate e fa un caldo straziante?

24/06/2007

Nessun commento:

Posta un commento